Cos’è la carie
La carie è una patologia degenerativa dello smalto dentale e della dentina che attacca la superficie del dente fino alla polpa dentale.
La carie attacca lo smalto dei denti, quindi non si forma su:
- impianti dentali, i dispositivi endossei che permettono l’installazione di protesi dentarie;
- faccette dentali, che sono gli involucri applicati sulla superficie esterna del dente spesso per motivi estetici e come alternativa allo sbiancamento dei denti.
In generale si possono distinguere due gruppi principali di carie:
- Carie di solchi e fessure che si trovano sulle superfici di masticazione (in genere su un dente molare o premolare) oppure sulla parte posteriore dei denti anteriori;
- Carie delle superfici lisce, come sul margine gengivale (carie cervicale) e nello spazio tra i denti, se si forma la placca in quelle zone. Fanno parte di questo gruppo la e quella radiale, ad esempio.
Inoltre, in base al tipo di lesione si distinguono carie:
- La carie acuta è caratterizzata da una evoluzione in pochi mesi e si avverte ipersensibilità dentaria.
- La carie cronica si sviluppa nel corso degli anni e assume un colore nero.
- La carie secca non si evolve nel tempo e rimane inattiva, ma va tenuta sotto controllo perché potrebbe diventare una carie attiva.
- La carie recidiva si sviluppa intorno ad un’otturazione.
- La carie dei denti da latte è una tipologia di carie che interessa i bambini e può sopraggiungere non solo per l’eccessivo consumo di zuccheri, ma anche per il prolungamento dell’allattamento dopo la comparsa dei denti.
Sintomi della carie
Le carie danneggiano i denti e provocano infezioni. Ma come riconoscerle? Ecco i principali sintomi della carie:
- mal di denti, che si avverte soprattutto quando la carie è profonda;
- sensibilità a cibi o bevande dolci, caldi o freddi;
- dolore durante la masticazione.
Cause della carie
In generale un’insufficiente igiene orale e l’abbassamento delle difese immunitarie contribuiscono allo sviluppo della carie.
Infatti, la carie è causata da infezioni dovute ai microrganismi che normalmente si trovano nel cavo orale, in particolare da quelli che sono attaccati al dente e formano la placca dentale.
I batteri della placca dentale producono acidi che attaccano lo smalto dei denti, soprattutto quando si consumano cibi o bevande contenenti zucchero. La consistenza della placca dentale mantiene tali acidi a contatto con i denti e, con il passare del tempo, lo smalto può essere corroso. La situazione si aggrava quando la placca mineralizza e si indurisce, creando il tartaro.
Trattamento e rimedi per la carie
Per curare la carie ai denti esistono diversi trattamenti:
- se la carie ha interessato solo lo smalto e la dentina, si asporta il tessuto infetto, si disinfetta e si procede all’otturazione;
- se la carie è profonda e ha interessato il tessuto pulpare, oltre a rimuovere il tessuto infetto e disinfettare, occorre rimuovere anche il nervo prima di procedere alla otturazione (devitalizzazione);
- in caso di ascesso dentale, si deve completamente rimuovere il dente.
L’otturazione del dente cariato è di fondamentale importanza per ripristinare l’integrità del dente. Deve essere ben eseguita, in modo da non causare una scorretta occlusione delle arcate dentarie, che può determinare problemi alle articolazioni temporo-mandibolari e anche alla postura.
Per prevenire la carie si possono applicare sui denti:
- le vernici al fluoro che forma uno strato di difesa per lo smalto;
- la sigillatura dentale che consiste nell’applicazione di un opportuno materiale sui denti per riempire le fessure e i solchi dei denti posteriori, poiché esse rendono più difficile l’igiene dentale.
Quando rivolgersi al medico
Appena si avvertono i sintomi tipici della carie è bene rivolgersi al un dentista per evitare che con il tempo la malattia avanza e consuma di più i denti e per non incorrere nello sviluppo di complicanze, quali l’ascesso dentale.
Una delle domande frequenti per chi va dal dentista per una carie è: quanto costa curarle?
Nei casi più semplici una carie curata in modo precoce costa qualche decina di euro; nei casi più complessi può costare poche centinaia di euro se si ricorre all’odontoiatria conservativa (ricostruzione del dente).
In caso di carie in gravidanza è preferibile non sottoporsi a cure odontoiatriche nei primi tre mesi di gestazione, ma aspettare il secondo trimestre.
Consigli del farmacista
Ecco alcuni consigli su come prevenire la carie ai denti:
- Limitare cibi e bevande zuccherate;
- Praticare una corretta igiene orale, con l’utilizzo di uno spazzolino da denti di qualità (manuale o elettrico), specialmente per chi indossa un apparecchio fisso, poiché rende difficile eliminare i residui di cibi;
- Utilizzare prodotti parafarmaceutici (dentifrici, collutori, integratori) contenenti fluoro, perché rafforza lo smalto. Tuttavia, non bisogna eccedere con l’assunzione di fluoro perché può essere dannosa per le ossa e il sistema nervoso.